L’osteopatia cranio sacrale è una terapia in cui l’osteopata ti mette le mani sulla testa ed effettua delle pressioni o dei movimenti strani, con lo scopo di valutare la funzionalità del sistema cranio-sacrale.
Il trattamento osteopatico craniosacrale è un approccio semplice e delicato ma estremamente efficace, che può essere benefico per un’ampia quantità di patologie ed è adatto a persone di tutte le età, dai neonati agli anziani.
Insieme all’approccio viscerale, neonatale pediatrico e strutturale, il trattamento osteopatico craniosacrale fa parte della cassetta degli attrezzi di ogni bravo osteopata che si rispetti.
Si, ma perchè l’osteopata mi mette le mani in testa?? (ti starai chiedendo)
Semplificando molto la risposta, per valutare l’espansione cranica ed il sincronismo cranio-sacrale.
Come?? Ti ho complicato ulteriormente la vita?
Allora leggi fino in fondo l’articolo e ti spiegherò come funziona l’osteopatia cranio sacrale e quali sono i benefici e le controindicazioni di questo approccio osteopatico alquanto strano, perchè l’osteopata ti mette le mani in testa e cerca di eliminare le disfunzioni del tuo sistema cranio sacrale, attraverso piccole pressioni e movimenti del cranio e del sacro.
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Cos’è l’osteopatia craniosacrale
L’osteopatia craniosacrale è una tipologia di trattamento manuale, di lieve entità e indiretto, che ha lo scopo di valutare e poi di trattare tutte le disfunzioni nell’area cranica e sacrale.
Il cranio sacrale è una branca dell’osteopatia più raffinata e sottile rispetto alle manipolazioni articolari (che fanno “crack”) o viscerali, che ha parecchi benefici e poche controindicazioni in quanto favorisce il rilascio di stress e tensioni in tutto il corpo alleviando il dolore sia acuto che cronico.
Durante una visita osteopatica cranio sacrale, attraverso un tocco leggero sulle ossa craniche e sulla colonna vertebrale, l’osteopata cerca di stabilire un contatto con il ritmo cranio sacrale della persona per valutarlo, stimolarlo ed assecondarlo.
A cosa serve l’osteopata cranio sacrale
Nel mio studio di osteopata a Imola applico spesso il craniosacrale nei pazienti che soffrono di problematiche fisiche come: sinusite, cefalea, otiti, disturbi ad occhi ed orecchie, problemi di cervicale, disturbi all’articolazione temporo-mandibolare, ma anche in caso di problematiche legate alla sfera psichica e mentale (ansia, stress, insonnia).
Sono parecchi i benefici dell’osteopata cranio sacrale, nei prossimi paragrafi te li elencherò tutti.
L’osteopatia riconosce il Sistema Cranio Sacrale
Il sistema cranio sacrale, com’è facilmente intuibile, è formato dal cranio e dall’osso sacro che sono collegati da una membrana chiamata Dura Madre.
Questa membrana (in gergo anatomico “meninge”) parte dall’interno cranio, percorre tutta la colonna vertebrale ed arriva precisamente fino alla seconda vertebra sacrale (S2).
Per la precisione il sistema craniosacrale è costituito:
- dal sistema nervoso centrale,
- dal liquido cerebrospinale,
- dalle membrane durali o meningi,
- dalle ossa del cranio,
- dall’osso sacro (situato alla fine della colonna vertebrale).
Essendo un tutt’uno, significa che ogni movimento o disfunzione di uno dei degli ingranaggi del sistema craniosacrale influisce sulla mobilità e sulla funzionalità delle altre componenti.
Ecco perchè una disfunzione cranica può causare un dolore cervicale o alla colonna vertebrale.
In osteopatia si parla di sistema cranio-sacrale perchè questo collegamento fisico rappresentato dalla Dura Madre, trasmette il movimento che parte delle ossa craniche (che al contrario di quello che si pensa non sono ossa statiche, ma si muovono!) lungo tutta la colonna vertebrale fino all’osso sacro.
Questo movimento “ad ingranaggio” delle ossa coinvolte è chiamato ritmo craniosacrale, una mobilità impercettibile tant’è che l’osteopata impiega anni di studio e di pratica per imparare a percepirlo e cercare di lavorare su di esso.
Anche le ossa craniche si muovono
Sì, hai letto bene.
Le ossa del cranio possono muoversi, perchè sono articolate tra loro attraverso le sincondrosi, un tipo di articolazione (come quella delle ossa del gomito o della caviglia, per capirci) che permette loro una piccolissima quantità di movimento.
Dagli studi di W. G. Sutherland (The Cranial Bowl, 1939) sappiamo che “i biselli delle suture craniche sono orientati alternativamente tra interno ed esterno sempre in determinati punti, così da potersi adeguare a piccoli movimenti nelle tre dimensioni dello spazio”. Ciò permette alle ossa craniche adattamenti in micro-dinamica.
Sutherland ebbe quest’intuizione osservando un cranio scomponibile nell’infermeria dell’università.
Il movimento cranico è detto “Meccanismo Respiratorio Primario”
William Garner Sutherland fu un allievo di Andrew Taylor Still, il medico americano fondatore dell’osteopatia, che inventò letteralmente l’approccio osteopatico cranio sacrale.
Durante i suoi studi Sutherland si rese conto che l’anatomia delle suture (o sincondrosi) craniche era tale da consentire dei micromovimenti tra queste strutture.
Osservando la conformazione delle ossa temporali, infatti, ebbe la sensazione di intravvedere le branchie del pesce, e questo gli fece pensare a possibili movimenti “respiratori” da parte del cranio.
Spinto da questa sua “folle intuizione” decise di mettere in discussione ciò che Still gli aveva insegnato durante gli studi di osteopatia presso la American School of Osteopathy, cioè che a parte la mandibola, tutte le ossa del cranio erano statiche.
Dopo oltre vent’anni di studi riuscì a dimostrare l’esistenza di un movimento intrinseco di espansione e retrazione del cranio, che chiamò Movimento Respiratorio Primario (MRP), perchè appunto i movimenti di espansione e retrazione delle ossa craniche ricordano il respiro dell’essere umano.
Attualmente ci sono altri studi scientifici in letteratura (non molti, per essere onesti) che dimostrano la micro espansione del cranio.
Come fanno le ossa craniche a muoversi?
Come teorizzò nel 1934 nel suo libro “The Cranial Bowl”, il MRP altro non era che un movimento intrinseco della massa cerebrale che spostava il liquor (o liquido cefalo rachidiano), sia nella scatola cranica che nel midollo spinale.
Sempre secondo la sua teoria, le ossa del cranio e della parte sacrale interagiscono fra di loro come un’unità funzionale, dotate di una mobilità involontaria quando si trovano nella fase MRP.
La sperimentazione pratica di questa teoria è stata possibile solo molto tempo più tardi, precisamente nel 1975, quando il dottor John Upledger, dimostrò in maniera empirica non solo la natura semirigida del cranio, ma anche la sua capacità di compiere di micromovimenti misurabili.
Sutherland aveva riconosciuto cinque fattori responsabili del MRP e della sua propagazione a livello corporeo:
- Contrazione propria della neuroglia cerebrale (coiling-uncoiling) e del midollo spinale
- Fluttuazione del LCR
- Messa in tensione delle Membrane di Tensione Reciproca (MTR)
- Mobilità involontaria del sacro tra le ossa iliache
- Deformazione delle ossa craniche sotto le costrizioni della Dura Madre
In pratica, le cellule nervose della neuroglia si “accartocciano” su loro stesse e, grazie all’azione delle meningi (che sono inestensibili), trasmettono questo movimento alle ossa craniche e, di conseguenza, al sacro.
Se vuoi approfondire i princìpi osteopatici cranio sacrali ti consiglio questi libri di Osteopatia
Fondamenti di Medicina Osteopatica
Osteopatia in ambito Cranio Sacrale
Terapia cranio sacrale
Cosa fa l’osteopata cranio sacrale?
Durante il trattamento craniosacrale l’osteopata valuterà, grazie ad una leggera palpazione, la libertà di movimento delle diverse ossa del cranio, del sacro e il ritmo cranio-sacrale.
Il terapista effettuerà delle prese particolari sul cranio, sulla colonna vertebrale, sull’osso sacro. Mettendo le mani sulla testa del paziente l’osteopata cerca di percepire il ritmo cranio sacrale (o impulso ritmico craniosacrale), per valutare che l’espansione cranica sia omogenea e che il ritmo tra sacro ed occipite sia buono.
Le tecniche di trattamento variano a seconda della disfunzione cranica che è in corso e sono per lo più manipolazioni dolci e indolore, tant’è che spesso i pazienti mi chiedono un massaggio cranio sacrale, ed io, giustamente, mi arrabbio 😉
Consentono, inoltre, di aumentare la mobilità dei tessuti e di favorire una buona vascolarizzazione ed un soddisfacente drenaggio dei liquidi corporei.
Attraverso questa valutazione, l’osteopata cranio sacrale avrà poi lo scopo di:
- ripristinare le restrizioni di movimento delle articolazioni (suture) che mettono in relazione tra loro le ossa craniche;
- ripristinare il movimento completo e la posizione corretta del cranio in relazione all’osso sacro;
- ripristinare il movimento completo e la posizione corretta del sacro in relazione alle ossa iliache.
Come si svolge una seduta di osteopatia cranio sacrale
La sessione di trattamento craniosacrale dura generalmente 30 minuti. Usando un massimo di 5 grammi di pressione l’osteopata ti terrà il cranio o l’osso sacro in modo da poter ascoltare il loro ritmo.
Il trattamento craniosacrale agisce sulle ossa craniche e sulle loro suture, ma anche sulle meningi, sul sistema circolatorio, sul sistema nervoso centrale, e sui vari tessuti del corpo come i tessuti connettivi, i muscoli, i tendini, i legamenti e i visceri.
Durante il trattamento i pazienti provano solitamente sensazioni e stati d’animo diversi. I più comuni sono:
- Sensazione di profondo rilassamento
- Addormentarsi
- Sentire il corpo pulsare
- Avere una sensazione di intorpidimento totale
- Avere sensazioni di caldo e freddo.
L’osteopatia cranio sacrale è utile per alleviare e curare diverse patologie. Le persone che decidono di avvicinarsi a questo trattamento lo fanno per risolvere problematiche sia di origine fisica che psicologica.
Benefici del trattamento osteopatico craniosacrale
Poiché il trattamento osteopatico craniosacrale agisce sulla funzionalità complessiva dell’intero organismo, i benefici di questa terapia sono innumerevoli.
Si va infatti dai semplici benefici che si hanno contro lo stress al riequilibrare la postura, a curare le infiammazioni muscolari, a migliorare a livello fisiologico l’apparato gastrointestinale, fino a migliorare l’apparato respiratorio.
Inoltre, questo tipo di terapia è utile nel curare sciatalgia, mal di schiena, colpi di frusta, scoliosi, problemi legati all’articolazione temporo-mandibolare, emicranie, vertigini e traumi legati al parto.
Come funziona il trattamento osteopatico cranio sacrale
Il trattamento osteopatico craniosacrale agisce soprattutto sul sistema nervoso, a livello molto profondo, influenzando positivamente anche il sistema immunitario e quello ormonale.
Ha un influsso notevole anche sui nuclei dei nervi cranici e sui centri vitali del terzo ventricolo e del quarto ventricolo.
Inoltre, favorisce il trasporto delle sostanze neuroipofisarie, il drenaggio venoso del cervello, stimola l’equilibrio biochimico e bioelettrico di tutto l’organismo, stimolo lo scambio dei liquidi e favorisce l’equilibrio sia strutturale che dinamico del nostro corpo.
Influenza anche in maniera positiva gli stati psicologici ed emotivi, favorendo uno stato di benessere psicofisico generale. Infatti, molte persone che si sottopongono alla terapia craniosacrale riferiscono che a seguito del trattamento si sono sentite molto rilassate e con la mente più lucida.
Cosa cura l’osteopatia craniosacrale?
La terapia cranio sacrale è una cura consigliata a chi soffre di:
- Ansia e stress
- Stanchezza cronica
- Disturbi del sonno
- Dolore cronico
- Disordini di origine nervosa
- Insonnia
- Iperattività
- Autismo
- Difficoltà di apprendimento
- Dismenorrea
- Cefalea
- Nevralgia
- Disturbi della vista
- Bruxismo
- Problemi legati ai denti come le occlusioni
- Problemi alla mandibola
- Morso incrociato
- Sinusite
- Scoliosi funzionale di origine cranica
- Disturbi funzionali dei bambini associati a traumi da parto
- Alterazione della forma cranica nei bambini associati a traumi da parto (plagiocefalia)
- Coliche gassose nei neonati
Controindicazioni dell’osteopatia cranio sacrale
Nonostante sia una tecnica completamente sicura e con pochissime controindicazioni, ci sono dei pazienti ai quali sconsiglio l’osteopatia cranio sacrale.
Le persone che non possono sottoporsi al trattamento sono, solitamente chi soffre di epilessia, chi ha o ha avuto emorragie a livello cranico e chi soffre di tumori, soprattutto localizzati nell’asse cranio-sacrale.
In generale possiamo dire che queste sono le categorie di pazienti che non possono sottoporsi al trattamento di osteopatia craniosacrale:
- Persone che soffrono di emorragie intracraniche acute
- Persone che soffrono di aneurismi intracranici
- Persone che hanno subito fratture craniche in tempi recenti
- Persone che soffrono di stati febbrili
- Persone affette da neoplasie
- Pressione che soffrono di disturbi legati all’alterazione della pressione intracranica.
Possibili effetti collaterali della terapia craniosacrale
L’osteopatia cranio sacrale è considerato un trattamento sicuro, soprattutto se viene eseguito da un bravo osteopata. Di conseguenza non dovrebbero esserci effetti collaterali di media o grave entità.
Come avviene in tutte le terapie mediche è possibile che dopo il trattamento osteopatico vi siano dei minimi effetti collaterali.
Un effetto collaterale comune dopo un trattamento craniosacrale è una sensazione di stanchezza o intontimento che perdura per qualche ora. Spesso i miei pazienti riferiscono di sentire la “testa leggera“. L’effetto è comunque temporaneo e sparisce dopo un massimo di 24 ore.
Per accelerare la fase di recupero ed azzerare i possibili effetti collaterali è utile idratarsi abbondantemente e riposare se possibile.
Gli effetti collaterali dell’osteopatia quindi sono molto pochi, tuttavia dopo il trattamento potresti sentire della stanchezza generalizzata o dell’indolenzimento che in genere scompaiono entro 1-2 giorni.
Osteopatia Cranio Sacrale a Imola: cosa posso fare per te
Cerchi un osteopata cranio sacrale a Imola?
Come avrai appena letto il trattamento osteopatico craniosacrale è utile per una moltitudine di problematiche legate alla sfera fisica, psicologica ed emotiva.
Come dico spesso ai miei pazienti, l’osteopatia ricopre un importante ruolo in ambito preventivo e nel mantenimento dello stato di salute.
Ecco perchè fare un check-up nel mio studio di osteopata a Imola può aiutarti a star bene, incrementando il tuo stato di benessere psicofisico ed eliminando tutti i compensi che l’organismo umano mette in atto per non farti sentire dolore.
In particolare col trattamento cranio sacrale posso esserti d’aiuto in caso di:
- Stress
- Depressione
- Disordini di origine nervosa
- Insonnia
- Iperattività
- Autismo
- Dislessia
- Difficoltà di apprendimento
- Dismenorrea
- Cefalea
- Nevralgia
- Disturbi della vista
- Disturbi del sonno
- Bruxismo
- Problemi legati ai denti come le occlusioni
- Morso incrociato
- Sinusite
- Scoliosi funzionale di origine cranica
- Disturbi funzionali dei bambini associati a traumi da parto
- Alterazione della forma cranica nei bambini associati a traumi da parto
- Coliche gassose nei neonati
- Recupero post-operatorio
- Recupero post traumatico
- Stanchezza cronica
- Dolore cronico
La mia esperienza decennale e le mie competenze in materia di Osteopatia, Posturologia e Metabolismo mi hanno portato a creare il Metodo SOS che incrementa il benessere delle persone attraverso un approccio integrato tra osteopatia, esercizio fisico e stile di vita corretto.
Quando andare dall’osteopata?
1. Per un check-up
Non c’è bisogno di avvertire un dolore per andare dall’osteopata, ma ci si può rivolgersi ad esso periodicamente per un controllo generale. Una sorta di screening, per intenderci.
2. Per prevenzione
Dopo avere cominciato ad avvertire i primi sintomi e/o dolori, l’osteopata può applicare tutta una serie di trattamenti a scopo preventivo per aiutarti a diminuire il dolore.
3. Per un trattamento
Semplicemente puoi andare dall’osteopata per un trattamento osteopatico. Una volta che il dolore si è cronicizzato il tempo necessario per la guarigione e le sedute osteopatiche aumenteranno.
Grazie al suo approccio non sintomatico, durante la visita osteopatica craniosacrale il terapeuta non si focalizza solo sul sintomo doloroso, ma cerca di capirne la causa scatenante e di risolvere il problema alla radice.
Ecco perchè molto spesso la cura osteopatica risulta più efficace di altre terapie o di altri professionisti sanitari.