Dopo averti spiegato la differenza tra osteopata e chiropratico, è arrivato il momento di definire le differenze tra osteopata e fisioterapista.
Osteopata e fisioterapista sono due professionisti sanitari che hanno l’obiettivo di riabilitare (nel caso del fisioterapista) e migliorare le condizioni ottimali di salute dei propri pazienti, ma che lavorano utilizzando approcci molto diversi.
Pur confinando e condividendo un ampio terreno comune, in linea generale la fisioterapia tratta la sintomatologia attraverso un lavoro focalizzato sulla zona dolorante, mentre l’osteopatia, riconoscendo un ruolo fondamentale al sistema circolatorio, all’interno del trattamento osteopatico prende in considerazione anche gli organi viscerali, le fasce ed il sistema nervoso.
Nonostante le differenze l’osteopata ed il fisioterapista sono due figure professionali che possono garantire al paziente una presa in carico completa e corretta, per cui una loro collaborazione multidisciplinare ed interdisciplinare è fondamentale per il paziente.
In questo articolo capirai le principali differenze tra osteopatia e fisioterapia e qual è il migliore terapista a cui rivolgersi in caso di dolori muscolo-scheletrici o per altri disturbi.
Table of Contents
Differenza tra osteopata e fisioterapista
La principale differenza tra osteopata e fisioterapista sta nell’approccio verso il paziente e verso il dolore.
Il fisioterapista cura le patologie a livello locale agendo con terapie fisiche, come i massaggi, mentre l’osteopata tende a lavorare su tutto il corpo prediligendo un approccio olistico più generico e tecniche manipolative per modificare i compensi posturali.
Leggi anche: Differenza tra osteopata e chiropratico
Fisioterapista o Osteopata: le differenze
Ecco una tabella riassuntiva delle principali differenze tra osteopata, fisioterapista e chiropratico.
Osteopata | Fisioterapista | Chiropratico | |
---|---|---|---|
Professionista sanitario | Sì, ma mancano i decreti attuativi | Sì. Da molti anni in Italia | Sì, ma mancano i decreti attuativi |
Approccio al paziente | Olistico e non sintomatico | Sintomatico, locale | Olistico e non sintomatico |
Dove agisce | Su tutto il corpo | Sulla zona dolorosa | Sul sistema nervoso |
Come agisce | Terapia fisica e manuale | Terapia fisica e manuale | Terapia manuale |
Macchinari o farmaci | No, al massimo una pistola massaggiante | Sì (es. tecar terapia, laser, ultrasuoni) | No, al massimo una pistola massaggiante |
Percorso di studi | Diploma rilasciato da istituti privati (col riconoscimento del 2021 si istituirà a breve una Laurea triennale in Osteopatia) | Laurea triennale rilasciata dopo un percorso universitario | Diploma rilasciato da istituti privati (col riconoscimento del 2021 si istituirà a breve una Laurea triennale in Chiropratica) |
Definizione di fisioterapista
La definizione del Ministero della Sanità: “Il fisioterapista è l’operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita”.
Cosa fa il fisioterapista?
Come l’osteopatia, la fisioterapia è una professione sanitaria con un percorso triennale universitario dopo i quali è possibile svolgere corsi o master per specializzarsi nei diversi ambiti.
Il fisioterapista, al contrario dell’osteopata che è anche un professionista sanitario, può lavorare sia in studi privati che in strutture pubbliche e negli ospedali.
Il lavoro del fisioterapista è orientato sulla cura della sintomatologia locale, focalizzando principalmente i suoi trattamenti sulle zone interessate dal dolore con l’obiettivo di diminuire il dolore agendo sulla zona stessa.
Per farti un esempio, se vai dal fisioterapista per un dolore alla spalla egli si concentrerà maggiormente sul trattamento della spalla, attraverso terapie fisiche (es. tecar terapia, laser, ultrasuoni), manuali e occupazionali.
Leggi anche: Quando rivolgersi all’osteopata
Questa figura professionale si occupa quindi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita.
Come diventare fisioterapista
Per diventare fisioterapista bisogna conseguire una laurea triennale rilasciata esclusivamente da strutture universitarie.
Definizione di osteopata
Col riconoscimento del 2021 “L’osteopata è un professionista sanitario, in possesso di laurea triennale universitaria abilitante o titolo equipollente e dell’iscrizione all’albo professionale, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie interventi di prevenzione e mantenimento della salute attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie, nell’ambito dell’apparato muscolo scheletrico.”
Osteopata significato
Il significato della parola osteopata deriva dal greco antico: ὀστέον, ostéon, che vuol dire «osso» e πάθος, páthos, che significa «sofferenza».
La definizione di osteopata in italiano, quindi, riguarda un professionista sanitario che si occupa dei dolori ossei e muscolo-scheletrici.
Stando a questa definizione tradotta letteralmente dal greco antico all’italiano del termine “osteopata” si può subito pensare che si occupi solamente di “ossa che fanno male” (ammettilo, anche tu l’hai pensato la prima volta che hai sentito la parola “osteopata” o “osteopatia”).
Ma non è così. Leggi anche: Osteopata significato: ecco perchè è sbagliata la definizione di “scrocchia ossa”
Cosa fa l’osteopata?
A differenza del fisioterapista, il lavoro dell’osteopata consiste nella ricerca delle cause che hanno generato il problema.
Basandosi su un approccio olistico al paziente, l’osteopata non si sofferma esclusivamente sulla zona del corpo dolorante, ma durante la visita osteopatica cerca di capirne la causa scatenante e di risolvere il problema alla radice.
Tornando all’esempio della spalla di prima, se vai dall’osteopata e il dolore non è stato causato da un trauma diretto o da un colpo in quella zona, stai certo/a che l’ultima cosa che guarderà il terapeuta sarà proprio la spalla, perchè la causa è altrove.
Leggi anche: Differenza tra osteopata e chiropratico
Mediante la manipolazione osteopatica delle strutture osteo-muscolari in disfunzione l’osteopata è in grado di ridare mobilità ai tessuti attraverso:
- l‘aumento della mobilità del tessuto e delle strutture ad esso correlate
- un miglioramento della vascolarizzazione e del trofismo della zona manipolata
- la regressione del dolore come conseguenza dell’eliminazione delle cause scatenanti
- riduzione della contrattura muscolare
- miglioramento della postura
Un’altra differenza col fisioterapista è che l’osteopata non utilizza macchinari, ma si avvale esclusivamente delle sue mani, sia per la valutazione che per il trattamento.
Di recente dall’America è sbarcata nelle cliniche di fisioterapia e di osteopatia la pistola massaggiante. Un dispositivo da massaggio a percussione che aiuta il terapista ad arrivare in profondità nei tessuti del paziente. Si può usare anche prima o dopo l’allenamento per prevenire i dolori e le contratture muscolari.
Anch’io ne ho scoperto e valutato i benefici ed uso una pistola per massaggio muscolare nel mio studio. Sono utili nella maggior parte dei dolori muscolo scheletrici, puoi usarle anche su di te.
Se può interessarti ho recensito le migliori pistole massaggianti sul mercato.
La disfunzione somatica in osteopatia
In osteopatia la disfunzione somatica è l’alterata mobilità muscolo-scheletrica e la conseguente interferenza su nervi e vasi sanguigni adiacenti, che si manifesta con dolore associato a riduzione di mobilità e cambiamenti tissutali.
In pratica un tessuto in disfunzione somatica è doloroso e allo stesso tempo poco mobile, Questo può causare dolore e contratture muscolari, che a lungo andare possono ripercuotersi anche in altre zone molto distanti da esso.
Tramite le manovre osteopatiche (divise in strutturali, fasciali, craniosacrali e viscerali) l’osteopata interviene sulla funzione dei vari sistemi del corpo, riducendo la “spesa energetica” e i compensi che il corpo del paziente è costretto ad utilizzare per non percepire il dolore.
L’osteopata è in grado di individuarlo toccando il corpo del paziente, attraverso la palpazione osteopatica TART (un acronimo che indica i parametri di: dolorabilità, asimmetria, range di mobilità, cambiamenti tissutali).
Il lavoro dell’osteopata nel suo studio consiste nel non soffermarsi sul dolore e sulla parte del corpo su cui il paziente lamenta il fastidio, bensì tende a concentrarsi sulle sue condizioni fisiche e sul suo stile di vita, a volte sulla sua alimentazione, per cercare la causa del problema anche lì dove il paziente non sospetterebbe mai.
Leggi anche: Massaggio decontratturante fai da te: 6 rimedi che non conoscevi.
Come diventare osteopata
Per diventare osteopata bisogna conseguire il Diploma di Osteopatia (D. O.), o ancor meglio un titolo accademico e professionalizzante, a seguito della recente legge 3/2018, seguendo percorsi specifici in base alla formazione di partenza.
Ulteriori novità e aggiornamenti si avranno in seguito alla pubblicazione dei decreti attuativi.
Quindi a chi rivolgersi? Meglio l’osteopata o il fisioterapista?
La risposta univoca non esiste, perchè entrambi professionisti sanitari sono molto efficaci e spesso si riesce a risolvere un disturbo sia con una visita osteopatica sia con un trattamento fisioterapico, nonostante l’approccio tra i due sia molto diverso.
Parecchie volte è necessaria la partecipazione di entrambi i professionisti all’interno del processo di cura e di riabilitazione.
Io da Osteopata a Imola, mi sento chiaramente di consigliarti l’osteopatia per via di un approccio più globale ed ampio al problema. 😉
Conclusioni
Spero di averti aiutato a comprendere la differenza tra osteopata e fisioterapista, che, come avrai capito, consiste nel diverso approccio alla causa del dolore.
La fisioterapia tratta la sintomatologia attraverso un lavoro focalizzato sui segmenti problematici, mentre l’osteopatia, riconoscendo un ruolo fondamentale al sistema circolatorio, all’interno del percorso terapeutico prende in considerazione anche gli organi viscerali ed il sistema nervoso e fasciale.
Un’altra differenza col fisioterapista è che l’osteopata non utilizza macchinari, ma si avvale esclusivamente delle sue mani, sia per la valutazione che per il trattamento osteopatico.
Grazie al riconoscimento dell’osteopatia e della chiropratica a breve partiranno anche in Italia i percorsi universitari per conseguire la Laurea in Osteopatia o in Chiropratica, sperando che non ci vogliano altri trent’anni…
Ad essere sincero non mi sento di parlare di supremazia dell’osteopatia rispetto la fisioterapia. La terapia migliore è SEMPRE QUELLA CHE FA STAR BENE IL PAZIENTE.
Per questo articolo è veramente tutto, spero di aver fatto qualcosa di buono per te e non averti fatto perdere del tempo sul mio blog inutilmente.
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