Lo strappo muscolare è una lesione che causa la rottura di alcune fibre che compongono il muscolo.
La causa è spesso un allungamento eccessivo del muscolo “a freddo” che non è stato preparato adeguatamente a compiere quel movimento, o un eccessivo carico muscolare.
Lo strappo muscolare è una lesione piuttosto grave causata da:
- traumi
- eccessivi sforzi muscolari,
- sovraccarico ripetuto,
- brusche contrazioni muscolari
- movimenti improvvisi senza un’adeguata fase di riscaldamento muscolare o una preparazione fisica adeguata.
Contratture, stiramenti e strappi sono lesioni muscolari molto frequenti negli sportivi, ma che hanno dei sintomi e tempi di recupero diversi.
Piccola anticipazione. Le lesioni muscolari si possono distinguere in (dalla meno grave in giù):
- contrattura muscolare;
- stiramento muscolare;
- strappo muscolare (di I°, II° e III° grado).
Tra le tre lo strappo è la lesione muscolare più grave perchè implica una rottura delle fibre muscolari molto dolorosa (a seconda del numero di fibre coinvolte) e più difficile da curare, in quanto necessita di tempi di recupero maggiori rispetto ad una semplice contrattura che di solito impiega 5-7 giorni per guarire.
In questo articolo ti parlerò dei sintomi dello strappo muscolare, come riconoscerlo, come curarlo con dei rimedi veloci e cosa fare per prevenirlo.
ATTENZIONE: Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo consigliano per il trattamento di uno strappo muscolare. Tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari.
Indice dei contenuti
Cos’è uno strappo muscolare?
Lo strappo muscolare è caratterizzato da una rottura delle fibre muscolari, da dolore improvviso e dalla necessità di sospendere l’attività che si stava facendo.
Lo strappo può essere più o meno grave a seconda della quantità di fibre coinvolte.
La gravità del danno è valutabile attraverso l’esecuzione di esami diagnostici strumentali (ecografia o risonanza magnetica), che permettono di individuare l’entità della lesione.
Classificazione degli strappi muscolari
A seconda del numero di fibre coinvolte (considera che in un muscolo sono presenti diverse migliaia di fibre), la gravità degli strappi muscolari si può classificare su una scala composta da 3 stadi in I°, II° e III° grado.
Strappo muscolare di Primo Grado
Nella lesione di I° grado vengono danneggiate poche poche fibre muscolari (meno del 5%): il fastidio è lieve e i movimenti sono quasi completamente senza dolore.
Il danno muscolare è minimo e viene avvertito come un leggero fastidio che si accentua durante la contrazione o l’allungamento muscolare.
In caso di lesione di primo grado non si ha, quindi, un’importante perdita di forza muscolare o limitazione del movimento.
Strappo muscolare di Secondo Grado
La lesione di II° grado è caratterizzata da un numero maggiore di fibre muscolari lesionate (oltre il 5%): il dolore compare ogni volta che si cerca di contrarre il muscolo.
Il dolore è di carattere acuto e trafittivo e si presenta ogni volta che si tenta una contrazione muscolare.
La lesione di II° grado influisce negativamente sull’attività svolta o sul gesto atletico, ma consente allo sportivo di continuare la gara o al mal capitato di tornare a casa con le proprie gambe.
Strappo muscolare di Terzo Grado
La più grave è la lesione di III° grado, che causa una vera e propria lacerazione del muscolo (coinvolge almeno il 75% delle fibre) ed è accompagnata da un dolore molto intenso ed invalidante.
Il dolore è violentissimo e determina una completa impotenza funzionale.
Tale lesione si avverte alla palpazione come uno scalino che testimonia l’entità della rottura.
Cosa causa uno strappo muscolare?
Lo strappo muscolare si verifica quando viene richiesto al muscolo un eccesivo sforzo in allungamento “a freddo” che non è pronto a fare.
Un muscolo può andare in contro a strappi muscolari perché:
- non è adeguatamente allenato,
- non è stato sottoposto al giusto riscaldamento,
- oppure perché inizia a farsi sentire la stanchezza a fine allenamento.
Questo avviene più frequentemente durante l’attività sportiva massimale, a causa di una brusca contrazione del muscolo o di uno scatto improvviso.
Quindi la causa di uno strappo muscolare è quasi sempre un’eccessiva sollecitazione del muscolo:
- sovraccarico eccessivo,
- scatti o contrazioni improvvise (salti, lanci, corse),
- movimenti esplosivi o oltre il limite funzionale del proprio apparato muscolare,
- mancanza di riscaldamento adeguato,
- fasi di riposo e recupero inadeguate,
- condizione atletica inadeguata.
Da cosa dipendono gli strappi muscolari
Raramente un trauma diretto (colpo, calcio, scivolata) può causare uno strappo muscolare. Più facile, invece, che sia un trauma indiretto la causa della lesione.
In entrambi i casi la letteratura scientifica descrive più fattori predisponenti le lesioni muscolari sia interni che esterni.
- Fattori interni:
- carenza di movimento e di allenamento
- affaticamento muscolare
- squilibrio tra muscoli agonisti ed antagonisti
- età
- Fattori esterni:
- situazioni climatiche (il freddo aumenta la rigidità muscolare)
- situazioni ambientali (terreno di gioco inadatto).
Strappo muscolare sintomi: come riconoscerlo
Come detto in precedenza, i sintomi dello strappo muscolare dipendono dal grado di lesione e dal numero di fibre muscolari coinvolte.
Generalmente uno strappo muscolare di grado I permette di continuare a svolgere una vita normale, compresa l’attività sportiva. Man mano che il grado della lesione aumenta, il dolore e l’impotenza funzionale tendono a peggiorare, quindi ti costringerà a fermarti.
I sintomi più comuni dello strappo muscolare sono:
- dolore alla palpazione ed alla contrazione
- rigidità e spasmo muscolare
- dolore acuto e trafittivo
- perdita di forza muscolare
- impotenza funzionale
- edema o gonfiore
- ematoma (di solito nelle lesioni di III° grado)
Come capire se è uno strappo o stiramento?
Per riconoscere uno strappo muscolare bisogna recarsi dal medico che fa la diagnosi solitamente dopo un’ecografia o una risonanza magnetica.
Anche la palpazione muscolare e la valutazione funzionale della zona interessata dal dolore sono utili per capire se si tratta di strappo o per escludere eventuali complicanze più pericolose (fratture).
Strappo muscolare, distrazione e stiramento non sono sinonimi
Molto spesso strappo muscolare, distrazione e stiramento muscolare vengono usati come sinonimi ma in realtà c’è una netta differenza tra loro (e quindi tra i sintomi ed i tempi di recupero).
Sia strappo che distrazione e stiramento indicano una lesione delle fibre muscolari, ma la differenza dipende dal numero di fibre coinvolte:
- Si parla di distrazione muscolare quando il numero di fibre lesionate è inferiore al 5% (sinonimo di strappo di I grado).
- Lo stiramento muscolare è una situazione intermedia, quando le fibre rotte sono fra il 5 e il 50% (strappo di II grado). Se le fibre lesionate superano il 50% c’è uno strappo di III grado.
Quando c’è solo un allungamento forzato ma senza lesioni si parla di elongazione muscolare. Il muscolo viene sottoposto ad un eccessivo sforzo, le fibre non si rompono ma sono costrette oltre la loro capacità elastica.
Anche i tempi di recupero sono differenti
I tempi di recupero degli strappi muscolari possono variare in base all’età, al sesso ed alla forma fisica del soggetto, ma soprattutto in base al numero di fibre coinvolte dalla lesione.
Se la lesione è lieve (I° grado) tornerai come nuovo/a dopo un riposo completo di 10-15 giorni.
Se la lesione è più grave bisogna immobilizzare la zona colpita dallo strappo muscolare (potrebbe essere utile una fasciatura per metterla in compressione) e stare a riposo per un tempo maggiore (di solito 20-30 giorni) per permettere alle fibre lacerate di ricomporsi.
Cosa fare in caso di uno strappo muscolare?
La cura di uno strappo muscolare cambia a seconda della sua gravità, stabilita attraverso esami strumentali e soprattutto dal numero di fibre coinvolte.
Quindi cosa bisogna fare in caso di strappo muscolare?
Innanzitutto è necessario sospendere l’attività che si sta svolgendo, immobilizzare la zona, applicare ghiaccio e consultare subito il medico di famiglia o recarsi al pronto soccorso.
Dopo la fase di riposo bisogna sovraccaricare progressivamente la zona colpita e svolgere esercizi fisici mirati.
In sintesi per curare uno strappo muscolare è opportuno:
- elevare la zona dolente al di sopra del cuore per facilitare il ritorno venoso
- applicare immediatamente del freddo (borsa del ghiaccio, spray ecc.) sulla zona interessata in modo da ridurre il flusso di sangue ai vasi lesionati (vasocostrizione)
- immobilizzare la zona interessata attraverso una fasciatura, un bendaggio stretto o tutore
- rivolgersi ad un medico specializzato e sottoporsi ad esami strumentali per valutare la reale entità del danno
- restare a riposo in media 5-10 giorni in base all’entità del danno ed alle prescrizioni mediche
- assumere farmaci analgesici o miorilassanti se prescritti dal medico
Come curare uno strappo muscolare? Con PEACE & LOVE
Le più recente letteratura scientifica ha messo in discussione il protocollo PRICE a favore del più moderno PEACE & LOVE.
Per curare gli strappi muscolari, infatti, non basta solamente immobilizzare ed elevare la zona dolente, ma caricare progressivamente con degli esercizi mirati e soprattutto evitare gli antinfiammatori.
In questo acronimo si ripetono alcuni concetti già visti nel protocollo PRICE e ne vengono introdotti di nuovi per il trattamento di uno strappo muscolare:
P = Protection (protezione).
E = Elevation (elevazione).
A = Avoid anti-inflammatories: evita gli antiinfiammatori.
C = Compression (compressione).
E = Education: il corpo si conosce e sa mettere in atto le sue auto-difese.
&
L = Load: caricare progressivamente la zona dolente.
O = Optimism: un atteggiamento positivo aiuta nel recupero da un infortunio.
V = Vascularisation: svolgere un’attività non dolorosa ma che stimola la circolazione del sangue.
E = Exercise: quelli giusti e mirati al recupero muscolare.
Strappo muscolare: cosa non fare
Oltre alle raccomandazioni su cosa fare in caso di strappo muscolare, è necessario sapere cosa non fare in caso di strappi. Ci sono parecchie credenze qui in Italia che sono ancora dure a morire…
In sostanza devi evitare qualsiasi azione che potrebbe far aumentare la vascolarizzazione ed il sanguinamento della zona lesionata.
Nei primi giorni successivi allo strappo muscolare evita i massaggi decontratturanti o di riscaldare la zona con pomate all’arnica, non bere alcolici e non correre per le prime 48-72 ore.
Un utile riferimento per ricordare cosa non fare in caso di strappi muscolari è l’acronimo HARM:
H = Heat (calore): non applicare calore sulla zona interessata perchè farebbe aumentare l’infiammazione;
A = Alcool: evitare di bere bevande alcoliche perché fluidificano il sangue e accelerano il flusso sanguigno;
R = Running (corsa): insieme ad ogni altra forma di esercizio può peggiorare il danno muscolare. Puoi però sovraccaricare progressivamente la zona infortunata;
M= Massage: non massaggiare l’area lesionata. Tuttavia dopo 72 ore un massaggio decontratturante può servire.
Come prevenire uno strappo muscolare
Un muscolo rigido e contratto è un muscolo che non risponde come dovrebbe alle sollecitazioni meccaniche e che potrebbe andare in contro a lesioni o strappi muscolari.
Gli accorgimenti e le buone abitudini da considerare per prevenire gli strappi muscolari, e in generale di una lesione muscolare, sono:
- Svolgere un’adeguata fase di riscaldamento muscolare (a corpo libero o con una pistola massaggiante) per aumentare la temperatura corporea e l’afflusso di sangue ai muscoli
- Svolgere attività fisica in maniera costante per incrementare la forza e la resistenza muscolare e prevenire gli infortuni
- Praticare esercizi di stretching la mobilità muscolare e prevenire gli infortuni (NB: lo stretching non è riscaldamento!)
- Assicurarsi di essere nelle condizioni fisiche adeguate per lo sforzo fisico che si andrà a compiere
- Svolgere periodicamente delle sedute da un osteopata per garantire mobilità all’apparato muscolo-scheletrico ed eliminare i compensi posturali messi in atto dal nostro corpo per non sentire dolore.
#1 Effettua un riscaldamento adeguato
La fase di riscaldamento muscolare è indispensabile per evitare di strapparsi.
Inserisci esercizi come corsa, jumping jack, cordicella, insieme ad esercizi di mobilità articolare.
Un buon riscaldamento deve:
- aumentare la temperatura interna
- preparare il corpo allo sforzo
- attivare il sistema cardiocircolatorio
- arrivare il sistema respiratorio
- lubrificare le articolazioni
Ricorda, però, che lo stretching non è riscaldamento. Si tratta di un protocollo concepito per aumentare la flessibilità muscolare, che non ha nulla a che vedere con gli effetti del riscaldamento che ti ho elencato prima.
#2 Lo stretching mettiamolo alla fine
Terminato l’allenamento non dimenticare di praticare dello stretching per detendere e allungare la muscolatura.
Quando fai stretching evita di “eccedere” o di superare la soglia del dolore. La progressione deve essere lenta e costante.
#3 Recati periodicamente da un osteopata
Tra gli strumenti di prevenzione per gli strappi e gli infortuni muscolari c’è sicuramente la visita osteopatica.
Il nostro sistema muscolo-scheletrico (soprattutto quello dello sportivo) è sottoposto a continui microtraumi e sollecitazioni che nel tempo si trasformano in veri e propri blocchi articolari o limitazioni funzionali dei movimenti e dei gesti tecnici utili alla performance sportiva.
Quando le articolazioni sono libere di muoversi in tutti i piani dello spazio e i muscoli agonisti ed antagonisti lavorano in sinergia tra loro, non si creano compensi e squilibri posturali che potrebbero causare dolori, contratture e nel peggiore dei casi strappi muscolari.
#4 Migliora la mobilità articolare attraverso i massaggi
Il massaggio decontratturante è una tecnica di massaggio il cui scopo è quello di “sciogliere” le contratture muscolari.
Avere una muscolatura forte (attraverso l’esercizio fisico) e mobile (attraverso lo stretching ed i massaggi) aiuta a prevenire qualsiasi lesione muscolare, come strappi, stiramenti o contratture.
I massaggi decontratturanti sono una delle tecniche utilizzate dall’osteopata, dal fisioterapista o dal chiropratico per lavorare sulle fasce muscolari del paziente.
Purtroppo non tutti possono permettersi delle sedute periodiche di massaggio decontratturante ogni mese.
Ecco perchè ho selezionato per te questi metodi per massaggi decontratturanti fai da te, utili ed economici:
Pistola massaggiante
La pistola per massaggio muscolare è un massaggiatore a percussione dotato di una testina pulsante che si muove avanti e dietro per oltre 3000 pulsazioni al minuto, che ti consente di massaggiare i muscoli mentre sei a casa, al lavoro o in palestra (pre e post allenamento).
La combinazione di vibrazioni e pulsazioni della pistola massaggiante agisce sui muscoli aumentando la vascolarizzazione e sciogliendo le contratture e le tensioni muscolari.
Dotate di diverse testine massaggianti e grazie alla loro grande maneggevolezza, le pistole massaggianti possono essere utilizzate efficacemente in autonomia su qualsiasi parte del corpo (collo, spalle, schiena, gambe, piedi) per:
- riscaldare i muscoli prima dell’allenamento
- alleviare i dolori e le contratture muscolari post allenamento (chiamati DOMS)
Ci sono 4 categorie principali di pistole per massaggio muscolare in commercio:
- Pistole massaggianti professionali, utilizzate da osteopati e fisioterapisti o da chi cerca il top di gamma della terapia vibratoria
- Pistole massaggianti qualità-prezzo, che offrono un buon risultato a prezzi adeguati
- Pistole massaggianti economiche, che offrono buone prestazioni ad un prezzo contenuto
- Pistole massaggianti mini, utilizzate da chi viaggia parecchio o da chi ha la necessità di portare sempre con se la sua pistola decontratturante
Le migliori pistole massaggianti del 2024
Se vuoi scoprire le migliori pistole massaggianti sul mercato e capire come scegliere la pistola massaggiante migliore per te mettiti comodo/a. Alla fine di questo articolo saprai quali sono le pistole per massaggio muscolare migliori sul mercato e, allo stesso tempo, capirai quando utilizzare e come scegliere la migliore pistola massaggiante più adatta alle tue esigenze….
Massaggiatore elettrico
Come la pistola massaggiante, un massaggiatore elettrico è in grado di sciogliere le contratture muscolari attraverso miglia di movimenti circolari, pressori, vibratori e shiatsu.
A differenza della pistola massaggiante, un massaggiatore non penetra tanto in profondità nei tessuti ma agisce maggiormente a livello superficiale della cute, con un effetto miorilassante, decontratturante e drenante.
Molti massaggiatori elettrici sono dotati anche di funzione riscaldante e massaggio shiatsu.
Tappetino svedese per agopressione
Il tappetino per agopressione (detto anche tappetino chiodato o svedese) è come un tappetino yoga ma dotato di migliaia di aghi in plastica, che ti permettono di sfruttare i principi dell’agopuntura, della riflessologia e della digitopressione della medicina tradizionale cinese.
Il tappetino chiodato per agopressione ti dà la possibilità di concederti un massaggio decontratturante alla schiena (o ad altri parti del corpo) stimolando i trigger point, semplicemente sdraiandotici sopra.
Se vuoi sapere quali sono gli altri marchi migliori e come utilizzare correttamente un tappetino per agopressione ti consiglio due guide da non perdere:
- I 10 migliori tappetini per agopressione sul mercato
- Come scegliere e come utilizzare un tappetino chiodato
Strappo muscolare rimedi veloci
Esistono dei rimedi veloci per curare uno strappo muscolare?
La risposta è DIPENDE:
- dal grado della lesione muscolare,
- dal numero di fibre coinvolte,
- dal sesso,
- dall’età
- dal livello di attività fisica della persona infortunata.
Stando a quanto hai appena letto, uno strappo muscolare di grado I (distrazione) capitato ad un 18enne guarirà molto prima di un strappo di II grado (stiramento muscolare) che ha colpito un cinquantenne sovrappeso e sedentario.
Fatta questa dovuta premessa, puoi ben capire che non esiste la formula magica o il rimedio segreto per recuperare dopo uno strappo muscolare.
Esistono, però, molti rimedi della nonna naturali e super efficaci da attuare sia per prevenire che per curare gli strappi muscolari. Te li elenco qui sotto 😉
#1 Attività fisica
Uno dei rimedi veloci e sicuramente più efficaci è sicuramente l’attività fisica: una forma fisica adeguata vuol dire muscoli forti, tonici, mobili e resistenti che resistono alle tensioni senza strapparsi.
Una struttura muscolare solida ed un fisico allenato difficilmente vanno incontro ad infortuni o a lesioni muscolari.
Avere una muscolatura forte (attraverso l’esercizio fisico) e mobile (attraverso lo stretching e l’uso dei massaggiatori) aiuta a prevenire qualsiasi lesione muscolare, come strappi, stiramenti o contratture.
Puoi fare attività fisica sia per prevenire che per curare gli strappi muscolare, ma solo nella fase finale della guarigione.
#2 Termoterapia
Puoi utilizzare il calore per migliorare la mobilità muscolare.
La terapia del calore o Termoterapia è un metodo terapeutico utilizzato sin dall’antichità come rimedio veloce per migliorare l’afflusso di sangue e di ossigeno ai muscoli per ridurne la rigidità, gli spasmi e le contrazioni.
L’applicazione di fonti di calore aiuta a sciogliere le contratture e a rilasciare la tensione, per via dell’effetto vasodilatatore che aumenta l’afflusso di liquidi.
Puoi utilizzare:
- una semplice borsa per l’acqua calda,
- un cuscino termico riscaldabile,
- una fascia auto riscaldante Thermacare.
Thermacare è una fascia autoriscaldante di materiale soffice e confortevole con speciali celle brevettate che contengono ingredienti naturali che al contatto con l’ossigeno dell’aria sviluppano calore.
Se applicato per 8 ore, il calore costante di Thermacare dona sollievo prolungato dal dolore fino a 16 ore. Non contiene farmaci ed è facile da usare.
Confortevole da indossare, sottile, discreto, privo di odore. La fascia ha una taglia unica per uomini e donne.
Efficace e mirato contro i dolori muscolari e delle articolazioni dovuti ad affaticamento e tensione muscolare, distorsioni, stiramenti o artrite. Adatto per dolori cronici e occasionali.
MODALITÀ D’USO: aprire l’involucro quando si è pronti per l’uso; posizionare sull’area dolente con la parte più scura delle celle rivolta verso la pelle e allacciare la fascia.
#3 Arnica
Il timolo (principio attivo dell’arnica) è un efficace vasodilatatore dei capillari sottocutanei, che aiuta a facilitare il trasporto del sangue e di liquidi, agendo come antinfiammatorio per aiutare i normali processi di guarigione.
L’olio di arnica stimola anche il flusso dei globuli bianchi, che aiutano a disperdere il liquido intrappolato dai muscoli, dalle articolazioni e dai tessuti contusivi, tant’è che è uno degli ingredienti principali delle creme o delle pomate per le contratture muscolari.
#4 Canapa
Gli studi scientifici suggeriscono che i cannabinoidi della canapa possono rivelarsi utili nella modulazione del dolore inibendo la trasmissione neuronale nei percorsi del dolore, rendendo l’olio di canapa una scelta intelligente miorilassante naturale.
L’olio di canapa ha la capacità di alleviare il dolore cronico e l’infiammazione, motivo per cui a volte viene utilizzato come trattamento naturale della fibromialgia.
Puoi trovare i rimedi naturali a base di canapa sotto forma di gel, pomate antidolorifiche o olio essenziale.
MODALITA’ D’USO: Le prime vanno spalmate sulla contrattura muscolare o sulla zona dolente, l’olio, invece, va ingerito (2-3 gocce sotto la lingua) secondo la dose giornaliera raccomandata.
Strappi muscolari rimedi naturali
Oltre ai rimedi veloci della nonna che ti ho elencato prima, esistono anche dei rimedi naturali per prevenire e curare gli strappi muscolari.
Sono trucchi e accorgimenti alimentari che possono aiutarti a ridurre l’infiammazione. Puoi assumere o i cibi che contengono quelle determinate sostanze o comprare degli integratori alimentari.
Per guarire in fretta dopo uno strappo muscolare o dopo una lesione in generale, da un punto di vista nutrizionale è consigliabile incrementare l’apporto di molecole ad effetto antinfiammatorio.
La letteratura scientifica ha individuato delle molecole antinfiammatorie naturali. Ecco quali sono 😉
#1 Omega 3
Gli Omega 3 sono i cosiddetti “grassi buoni” presenti nel pesce ed in alcuni alimenti oleosi. Si distinguono in acido eicosapentaenoico (EPA), docosaesaenoico (DHA) e alfa linolenico (ALA).
I primi due sono biologicamente molto attivi e sono contenuti soprattutto in: sarda, sgombro, tonno, alghe, krill ecc.
Il terzo invece è meno attivo ma costituisce un precursore di EPA; è contenuto principalmente nella frazione grassa di certi alimenti di origine vegetale o negli oli di: soia, semi di lino, semi di kiwi, semi di uva ecc.
#2 Curcuma
Le proprietà della Curcuma (Curcuma longa) sono documentate da una vasta letteratura scientifica. Il principio attivo più importante di questa spezia indiana, responsabile di benefici per la salute ampi e polivalenti, è la curcumina, che esercita un’attività antinfiammatoria, antiossidante e antimicrobica.
A causa della scarsa biodisponibilità della curcuma nel nostro organismo è consigliabile usare integratori pensati per aumentare la biodisponibilità della curcumina, in modo da ottimizzare l’utilizzo di questa sostanza da parte dell’organismo e la conseguente espressione della sua attività biologica.
#3 Magnesio
Il magnesio è vitale per l’uomo, in quanto mantiene la normale funzione muscolare e nervosa. Anche se è raro, i primi sintomi nelle persone che sono carenti di questo minerale includono il dolore e gli spasmi muscolare.
Questo minerale si trova principalmente in alimenti come banane, mandorle, legumi e riso integrale.
Il magnesio è un minerale dalle proprietà miorilassanti già dimostrate. Migliora la contrazione muscolare, contrasta lo stress e l’affaticamento. È possibile assumerlo come integratore naturale (con dosaggi raccomandati dal medico in base alle proprie necessità) sotto forma di polvere di magnesio o di capsule.
Conclusioni
Come avrai ben capito uno strappo muscolare è caratterizzato da dolore forte e acuto, che può arrivare anche all’impotenza funzionale.
Per prevenire gli strappi muscolari devi:
- allenarti con costanza,
- mangiare sano,
- fare stretching per una buona mobilità muscolare,
- scaldare bene i muscoli prima dell’allenamento.
Se soffri di contratture nelle varie parti può essere utilizzare dei rimedi miorilassanti naturali.
Tra gli strumenti di prevenzione c’è anche la visita osteopatica.
Il sistema muscolo-scheletrico dello sportivo è sottoposto a continui microtraumi e sollecitazioni che nel tempo si trasformano in veri e propri blocchi articolari o limitazioni funzionali dei movimenti e dei gesti tecnici utili alla performance sportiva.
Non bisogna trascurare la ridotta mobilità articolare perchè potrebbe portare ad infortuni muscolari e danneggiare perfino la performance in gara. Una visita dall’osteopata sportivo può prevenire eventuali squilibri che potrebbero portare a lesioni muscolari.
Se vuoi fare un check-up puoi prenotare una visita nel mio studio di Osteopata Imola e sarò lieto di darti una mano.
Ecco cosa pensano i miei pazienti.
Per questo articolo è proprio tutto. Se hai dubbi o domande scrivile nei commenti, se invece ti è piaciuto ed hai apprezzato il mio lavoro fammelo sapere lasciando un like e condividendolo sui tuoi social o invialo a chi potrebbe aver bisogno di queste informazioni. Grazie mille 😉
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