Hai mal di schiena, mal di testa o soffri di “cervicale” e vuoi andare dall’osteopata per una prima visita osteopatica?
Questo è l’articolo che fa per te, parleremo di:
- come si svolge una visita osteopatica,
- cosa fa l’osteopata durante la seduta,
- cosa devi indossare per stare comodo/a,
- cosa puoi curare con l’osteopatia,
- quanto costa una visita e se è eventualmente detraibile.
Indice dei contenuti
Cosa fa l’osteopata durante la visita osteopatica?
La visita osteopatica è un processo di valutazione della persona in toto: stile di vita, postura, traumi (incidenti, cadute, strappi muscolari), passando per la storia clinica del paziente.
Dopo una prima fase di anamnesi, l’osteopata passa alla visita posturale, poi alla ricerca delle disfunzioni somatiche e infine alle tecniche manipolative osteopatiche e al trattamento osteopatico vero e proprio.
Una visita osteopatica dura in media 30/45 minuti, mentre una prima visita dall’osteopata può durare anche 60 minuti, di conseguenza anche il prezzo della visita dall’osteopata può variare.
A differenza di altri specialisti l’osteopata non si focalizza solo sul sintomo doloroso, ma cerca di capire la causa scatenante e quindi di risolvere il problema alla radice.
Questo tipo di approccio innovativo fa sì che molto spesso con una visita osteopatica tu riesca a curare un dolore o un fastidio che nessun altro specialista è stato in grado di risolvere.
Visita osteopatica: come si svolge e quanto dura?
Una visita osteopatica è un processo di valutazione in toto della persona (stile di vita, postura, traumi, passando per la storia clinica del paziente) in cui l’osteopata fa una serie di valutazioni ed applica delle tecniche manuali osteopatiche.
Una seduta osteopatica dura in media 30/45 minuti ed è divisa in 6 fasi:
- Valutazione iniziale
- Valutazione posturale
- Test di mobilità osteopatici
- Diagnosi differenziale osteopatica
- Trattamento manipolativo osteopatico
- Valutazione finale
Ognuno di questi passaggi è fondamentale per l’osteopata per lavorare in sicurezza e dare un risultato tangibile al paziente.
Il tempo impiegato dall’osteopata ad ascoltare i motivi del consulto del paziente e ad individuare alcune possibili controindicazioni al trattamento osteopatico è fondamentale per la buona riuscita della visita.
Come si svolge una visita dall’osteopata?
- La visita osteopatica parte con un colloquio col paziente per individuarne stile di vita, traumi (anche passati) e per capire le caratteristiche del dolore.
- La valutazione iniziale continua con la ricerca della causa da parte dell’osteopata mediante palpazione TART e un’analisi posturale del paziente.
- Trovata la causa scatenante e fatta la diagnosi differenziale osteopatica, l’osteopata utilizza delle manipolazioni manuali osteopatiche (strutturali, fasciali e viscerali) per ripristinare la corretta mobilità ed intervenire sulla funzione dei vari sistemi del corpo, riducendo la “spesa energetica” e i compensi che il corpo del paziente è costretto ad utilizzare per non percepire il dolore.
- Dopo la seduta osteopatica il paziente verrà rivalutato dal punto di vista posturale e riceverà dei consigli per il mantenimento dei risultati ottenuti.
Leggi anche: Come vestirsi dall’osteopata
Nei prossimi paragrafi approfondirò passo dopo passo le 6 fasi della visita osteopatica.
1. Valutazione iniziale
La valutazione iniziale consiste in un colloquio col paziente in cui l’osteopata indaga sullo stile di vita, sul tipo di lavoro svolto e sugli hobby, ma anche su incidenti passati, traumi, cadute, lesioni muscolari o interventi chirurgici.
Questo passaggio della visita serve all’osteopata per avere un quadro generale del paziente, ma soprattutto per escludere eventuali controindicazioni al trattamento.
Questa è una fase molto importante della visita osteopatica, necessaria per lavorare in sicurezza.
2. Valutazione posturale
L’osteopata osserva poi l’atteggiamento posturale adottato dal paziente in piedi, se presenta aree di sovraccarico a livello della colonna vertebrale, del bacino o degli arti, o una funzionalità alterata della cavità toracica, addominale o pelvica.
Una volta in piedi il terapeuta potrebbe anche chiederti di eseguire alcuni movimenti (tipo camminare o piegarti) per esaminare la funzionalità delle tue articolazioni e individuare aree di restrizione di mobilità.
Leggi anche: Assi e Piani del corpo umano
Rimedi mal di schiena: il tappetino agopressione
Il tappetino agopressione, anche conosciuto come tappetino chiodato o tappetino svedese, è simile ad un tappetino yoga dotato di migliaia di micro punte in plastica, che ti permettono di sfruttare i principi dell’agopuntura, della riflessologia e della digitopressione semplicemente sdraiandotici sopra.
Approfondisci leggendo la mia guida sul tappetino agopressione.
3. Test di mobilità osteopatici
Col paziente sul lettino l’osteopata utilizza la palpazione e i test di mobilità osteopatici per valutare le disfunzioni, semplicemente toccando il corpo del paziente.
Un tessuto in disfunzione è doloroso ed allo stesso tempo poco mobile, l’osteopata è in grado di utilizzarlo grazie alle sue eccellenti abilità palpatorie apprese durante gli anni di studio ed alle sue ottime conoscenze dell’anatomia umana.
In questa fase l’osteopata si avvale anche di test ortopedici e neurologici tipici della medicina tradizionale.
Leggi anche: Come diventare osteopata
4. Diagnosi differenziale osteopatica
L’esito dei test e del ragionamento clinico permettono all’osteopata di elaborare la diagnosi differenziale osteopatica, per escludere eventuali controindicazioni parziali o totali al trattamento osteopatico, per esempio sintomi o segni di una malattia organica in corso (red flags).
5. Trattamento manipolativo osteopatico
L’assenza di red flags è un’indicazione al trattamento manipolativo osteopatico, che consiste in una serie di tecniche manuali con lo scopo di ripristinare la mobilità fisiologica di muscoli, articolazioni e tessuti corporei, “sciogliendo” le tensioni e le contratture muscolari e riportando equilibrio nel corpo del paziente.
L’osteopatia cura attraverso tecniche che includono sia movimenti attivi sia passivi, questi ultimi sono spesso manipolazioni dei tessuti corporei o thrust articolari, dei movimenti ad alta velocità e di piccola ampiezza, che spesso producono il classico “crack“.
Esistono moltissime tecniche osteopatiche che l’osteopata decide di utilizzare in base al piano di trattamento scelto (ogni trattamento osteopatico cambia in base al paziente) ed ai dati clinici raccolti durante la valutazione inziale:
- rilascio mio-fasciale,
- manipolazioni ad alta velocità e bassa ampiezza (HVLA),
- tecniche BLT (bilanciamento delle tensioni legamentose),
- tecniche ad energia muscolare (MET),
- tecniche di manipolazione viscerale,
- trattamento cranio sacrale, biodinamico, strain-counterstrain.
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Lo scopo del trattamento osteopatico è quello di stimolare il ripristino della mobilità fisiologica dei tessuti corporei, sfruttando i seguenti benefici:
- l‘aumento della mobilità del tessuto e delle strutture ad esso correlate
- un miglioramento della vascolarizzazione e del trofismo della zona manipolata
- la regressione del dolore come conseguenza dell’eliminazione delle cause scatenanti
- riduzione delle contratture muscolari
- miglioramento della postura
Le manovre dell’osteopata agiscono sull’aponevrosi, cioè quel tessuto connettivo che mette in relazione le diverse parti del corpo, in cui si connettono il sistema vegetativo e quello muscolo-scheletrico.
Le manipolazioni dei tessuti molli avvengono tramite:
- stiramento
- frizione
- vibrazione (come avviene utilizzando una pistola massaggiante o un massaggiatore elettrico)
- digitopressione (come quando ti sdrai su un tappetino agopressione)
- movimenti passivi delle articolazioni (trust HVLA)
Gli effetti del trattamento osteopatico e delle tecniche manipolative si traducono in input che stimolano il sistema neurovegetativo dando un’informazione ottimale per accelerare i progressi di salute del paziente.
6. Valutazione finale
Alla fine della visita osteopatica il paziente verrà rivalutato in piedi per individuare eventuali miglioramenti dei segni clinici e posturali emersi dalla valutazione iniziale.
Prima di salutarlo l’osteopata darà dei consigli posturali, alimentari e di stile di vita al paziente, che servono a migliorare e prolungare l’efficacia della manipolazione osteopatica anche nei giorni successivi.
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Quando andare dall’osteopata?
Esistono 3 motivi per prenotare una seduta dall’osteopata, relativi ai benefici che vuoi trarre dalla visita osteopatica:
1. Per un check-up
Una visita osteopatica preventiva è in grado di rilevare problemi allo stato potenziale, quindi non c’è bisogno necessariamente di avvertire un dolore per andare dall’osteopata, ma ci si può rivolgersi ad esso periodicamente per un controllo generale. Una sorta di screening, per intenderci.
2. Per prevenzione
Dopo aver identificato un problema (di solito dopo una diagnosi medica o dopo un esame diagnostico) o dopo avere cominciato ad avvertire i primi sintomi e/o dolori, l’osteopata può applicare tutta una serie di trattamenti a scopo preventivo per aiutarti a diminuire il dolore.
3. Per un trattamento
Se non ti sei rivolto ad un osteopata per uno screening ed hai fatto divenire cronici i tuoi dolori, puoi andare dall’osteopata per un trattamenti osteopatico. Una volta che il dolore si è cronicizzato il tempo necessario per la guarigione e le sedute osteopatiche aumenteranno.
Visita osteopatica: cosa indossare?
E’ fondamentale indossare un abbigliamento consono per una visita osteopatica, in modo da offrire piena libertà di movimento all’osteopata che dovrà effettuare test e manipolazioni dei tessuti corporei.
La parola d’ordine è COMODITA’, per garantire la massima libertà di movimento sia a te che all’osteopata, quindi NO ai jeans, SI alla biancheria intima.
Quest’ultima, infatti, si presta benissimo al lavoro dell’osteopata, perchè consente un contatto ottimale col corpo del paziente e, allo stesso tempo, un’ampia libertà di movimento per l’esecuzione delle tecniche osteopatiche.
Mutande o boxer per gli uomini, reggiseno e slip per le donne sono il top (vanno bene anche canotta e leggings). Non sempre è necessario togliere le calze, ma sarebbe meglio evitare collant o guaine elastiche.
E i bambini cosa devono indossare dall’osteopata?
Chi li accompagna alla visita osteopatica (per i pazienti minorenni è consigliata la presenza di un accompagnatore) dovrà far indossare loro indumenti facilmente rimovibili e comodi per agevolare l’esecuzione del trattamento osteopatico.
Una dritta per non imbarazzarsi dall’osteopata
Capisco che non tutti si sentirebbero a proprio agio a spogliarsi di fronte ad una persona conosciuta pochi minuti prima, quindi per non imbarazzarsi dall’osteopata ed evitare una situazione di disagio che potrebbe minare l’efficacia del trattamento, si può optare per indossare pantaloncini sportivi e canotta o top sportivo, che garantiscono un’adeguata mobilità e un minore livello di imbarazzo quando vai dall’osteopata.
Anche il costume da bagno sia per l’uomo che per la donna può essere un’ottima opzione.
Osteopata prezzi: quanto costa una visita osteopatica?
Come per qualsiasi altro specialista, anche nel caso dell’osteopata i prezzi possono variare molto tra professionisti.
Il costo dell’osteopata dipende dal tipo di specializzazione, dal “nome” e dalle esperienze del terapeuta, dalla città in cui lavora (le differenze di tariffe tra Nord e Sud Italia sono notevoli) e dalla complessità del caso.
Quindi ricapitolando il prezzo dell’osteopata può variare in base ai seguenti fattori:
- alle zone di Italia: esistono molte differenze tra Nord e Sud,
- alla complessità del caso e quindi al tempo che l’osteopata dovrà dedicare al problema,
- all’esperienza ed “al nome” del professionista.
Un altro fattore importante è la durata: una visita dall’osteopata può durare tra i 30 e i 60 minuti (in certi casi potrebbe essere necessario un tempo maggiore).
La prima visita osteopatica ha una durata maggiore per via della raccolta anamnestica e dei test che servono all’osteopata per stilare un trattamento osteopatico mirato ed efficace.
Generalmente una prima visita osteopatica dura circa 60 minuti, a differenza di un secondo trattamento (nel quale l’osteopata ha già il quadro della situazione) che ha una durata di 30/45 minuti.
Quanto costa in media una seduta da un osteopata?
Per queste differenze anche il costo tra una prima visita osteopatica e un trattamento successivo è diverso: i prezzi di una prima visita dall’osteopata vanno dai 60 ai 150 euro, mentre i successivi trattamenti dai 50 ai 90 euro.
Nel mio studio di Osteopata a Imola il prezzo di una visita osteopatica è di 70€.
Lo studio del Dottor Alessandro la Torre è situato nel centro di Imola, in Via Selice 77 (di fianco all’ex Macello Comunale), facilmente raggiungibile sia con i mezzi pubblici che in auto.
Non lasciare che il dolore o il disagio limitino la tua vita un giorno di più. Come osteopata con anni di esperienza e centinaia di pazienti soddisfatti a Imola, sono fiducioso di poter fare la differenza anche per te.
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Ricorda, la tua salute è il tuo bene più prezioso. Investici oggi, scegliendo un osteopata esperto e fidato a Imola.
Non vedo l’ora di conoscerti e di aiutarti nel tuo percorso verso il benessere!
Hai altre domande?
Leggi la sezione FAQ oppure, se non hai trovato le informazioni che cercavi, compila il modulo qui sotto e sarai ricontattato/a.
La visita osteopatica è detraibile con la mutua?
Come cita la Circolare dell’Agenzia delle Entrate 11/E del maggio 2014 al punto 2.1, l‘osteopata è detraibile a condizione che le prestazioni siano rese da iscritti alle professioni sanitarie riconosciute e siano eseguite in centri a ciò autorizzati e sotto la responsabilità tecnica di uno specialista.
Nonostante il riconoscimento dell’Osteopatia come professione sanitaria nel 2021 e l’inserimento nell’elenco delle professioni sanitarie riconosciute dal Ministero della Salute, ad oggi non è possibile detrarre il costo dell’osteopata senza che si verifichino delle condizioni particolari.
In pratica le prestazioni dell’osteopata sono detraibili con la mutua SOLO se rese da iscritti a professioni sanitarie già riconosciute, come per esempio medici o fisioterapisti che hanno studiato per diventare osteopata.
La visita osteopatica non è mutuabile se il trattamento è stato fatto da un osteopata che non abbia anche un titolo sanitario pregresso (per es.: laurea in fisioterapia, medicina o scienze infermieristiche).
Spero che l’iter burocratico per il riconoscimento si velocizzi e vada a “sbrogliare” al più presto anche questa questione fiscale, per permettere a tutti i cittadini di detrarre e scaricare le spese dell’osteopata dalla dichiarazione dei redditi.
Visita osteopatica a Imola: cosa posso fare per te
Prenotare una visita osteopatica nel mio studio di osteopatia a Imola può aiutarti a star bene, incrementando il tuo stato di benessere psicofisico ed eliminando tutti i compensi che l’organismo umano mette in atto per non farti sentire dolore.
La figura dell’osteopata si inserisce particolarmente bene in contesti specifici quali quello craniosacrale, sportivo, posturale, pediatrico, odontoiatrico e nella donna in gravidanza, grazie ai numerosi benefici che possono trarre i pazienti dalla manipolazione osteopatica.
Nel mio studio di osteopata a Imola collaboro con medici specialisti e fisioterapisti per gestire al meglio percorsi di cura integrati o con preparatori atletici o esperti del movimento per garantire ai miei pazienti un percorso di cura completo e multidisciplinare.
La mia esperienza decennale e le mie competenze in materia di Osteopatia, Posturologia e Metabolismo mi hanno portato a creare il Metodo SOS che incrementa il benessere delle persone attraverso un approccio integrato tra osteopatia, esercizio fisico e stile di vita corretto.
Benefici che puoi avere con una visita osteopatica
In genere ci si rivolge ad un osteopata nella maggior parte dei dolori osteo-articolari e muscolo-scheletrici, i più comuni sono:
- mal di schiena, lombalgia, sciatica,
- cervicalgia e torcicollo
- dolori articolari e muscolari
L’osteopatia si rivela altrettanto efficace anche in affezioni non muscolo-articolati quali asma, otiti, coliche addominali, dismenorrea e altre patologie viscerali:
- cefalea, emicrania, mal di testa, vertigini
- ansia, disturbi del sonno
- problemi intestinali, stipsi, gonfiore, colon irritabile, ernia iatale con reflusso-gastro esofageo
- problemi funzionali legati alla gravidanza e al post-parto, infezioni urinarie recidivanti, dismenorrea
- rinite, sinusite, otite
Visita osteopatica per neonati
Non tutti sanno che si possono portare dall’osteopata anche per bambini di poche settimane o pochi mesi di vita.
Per una visita dall’osteopata pediatrico non è necessario che il bambino abbia necessariamente una sintomatologia dolorosa.
Gli esperti raccomandano un trattamento osteopatico entro le prime 8 settimane di vita per intervenire sulle disfunzioni generatesi durante la vita intrauterina.
Già da molto piccoli l’osteopatia pediatrica può intervenire con buoni risultati su:
- plagiocefalie (la cosiddetta “testa piatta”)
- coliche infantili
- difficoltà ad attaccarsi al seno
- problemi di suzione
- torcicollo congenito
- otiti ricorrenti
- malattie respiratorie ricorrenti
- rigurgito
- reflusso gastrico
Studi effettuati sui neonati con plagiocefalia posizionale (una deformazione del cranio causata dal parto e da posizionamenti scorretti del neonato, detta anche “testa piatta“) hanno dimostrato nella maggioranza dei casi una risoluzione del 100% se trattati con osteopatia entro i primi 3 mesi di vita.
Buoni risultati vengono registrati su rigurgito, reflusso gastroesofageo e nelle coliche infantili.
In ambito pediatrico il trattamento osteopatico può essere di aiuto bambini affetti da disabilità gravi quali la paralisi cerebrale infantile e la spina bifida.
Negli anni seguenti l’osteopata pediatrico può essere utile nei problemi di crescita legati principalmente alla postura, allo sviluppo motorio e alle asimmetrie della colonna.
FAQ Visita Osteopatica
Cosa fa un osteopata durante una visita?
L’osteopata effettua una valutazione completa della persona, considerando stile di vita, postura, storia clinica e traumi passati. Dopo un’anamnesi dettagliata, esegue una visita posturale e test di mobilità per individuare le disfunzioni somatiche. Infine, applica tecniche manipolative per ristabilire la corretta mobilità di ossa, muscoli, legamenti e tessuto connettivo, senza l’uso di farmaci.
Come si svolge una visita osteopatica e quanto dura?
Una visita osteopatica dura in media 30-45 minuti, ma la prima visita può durare fino a 60 minuti. Si articola in 6 fasi:
- Valutazione iniziale: colloquio per raccogliere informazioni sullo stile di vita, traumi passati e caratteristiche del dolore.
- Valutazione posturale: osservazione della postura del paziente per individuare aree di sovraccarico o funzionalità alterata.
- Test di mobilità osteopatici: palpazione e test specifici per valutare le disfunzioni somatiche.
- Diagnosi differenziale osteopatica: analisi dei dati raccolti per escludere controindicazioni al trattamento.
- Trattamento manipolativo osteopatico: applicazione di tecniche manuali per ripristinare la mobilità fisiologica dei tessuti.
- Valutazione finale: rivalutzione del paziente per verificare i miglioramenti e consigli per il mantenimento dei risultati.
Come mi devo vestire per una visita osteopatica?
È fondamentale indossare abiti comodi che permettano ampia libertà di movimento all’osteopata. Si consiglia di indossare biancheria intima, pantaloncini sportivi e canotta o un costume da bagno. È preferibile evitare jeans, collant o guaine elastiche.
Cosa posso curare con l’osteopatia?
L’osteopatia è efficace per trattare un’ampia gamma di disturbi a carico del sistema muscolo-scheletrico, nervoso e viscerale. Tra i più comuni:
- Mal di schiena, lombalgia, sciatalgia.
- Cervicalgia e torcicollo.
- Dolori articolari e muscolari.
- Cefalea, emicrania, vertigini.
- Ansia e disturbi del sonno.
- Problemi intestinali (stitichezza, gonfiore, colon irritabile).
- Problemi legati alla gravidanza e al post-parto.
- Rinite, sinusite, otite.
L’osteopatia è adatta anche ai neonati e ai bambini?
Sì, l’osteopatia pediatrica può essere applicata anche ai neonati e ai bambini per trattare diversi disturbi, tra cui:
- Plagiocefalia (“testa piatta”).
- Coliche infantili.
- Difficoltà di suzione e attaccamento al seno.
- Torcicollo congenito.
- Otiti e malattie respiratorie ricorrenti.
- Rigurgito e reflusso gastrico.
Quanto costa una visita osteopatica?
Il costo di una visita osteopatica varia a seconda dell’esperienza del professionista, della città in cui si trova lo studio e della complessità del caso. In generale, una prima visita costa tra 60 e 150 euro, mentre i trattamenti successivi tra 50 e 90 euro.
Dopo quante sedute si vedono i risultati?
Il numero di sedute necessarie per ottenere risultati varia da paziente a paziente e dipende dalla natura del problema e dalla risposta individuale al trattamento.
La visita osteopatica è detraibile?
Attualmente, le prestazioni osteopatiche sono detraibili solo se erogate da professionisti iscritti ad altre professioni sanitarie riconosciute (come medici o fisioterapisti) che hanno conseguito anche una formazione in osteopatia. Si auspica che la recente legge che riconosce l’osteopatia come professione sanitaria permetta in futuro la detraibilità delle spese per tutti gli osteopati.
Conclusioni
Spero di averti aiutato a capire come si svolge una visita osteopatica e spiegandoti nel dettaglio cosa fa l’osteopata quando ti presenti nel suo studio per una serie di sedute.
Ricorda di portare un abbigliamento comodo che ti permetta di muoverti liberamente e tutti gli esami specialistici che possono aiutare l’osteopata nel suo trattamento.
Anche il prezzo di una visita osteopatica può variare in base a diversi fattori, ma il costo di un osteopata è nulla in confronto al fatto che stai investendo soldi per la tua salute e per il tuo benessere.
Per questo articolo è veramente tutto, spero di aver fatto qualcosa di buono per te e non averti fatto perdere del tempo sul mio blog inutilmente.
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